Da Gambassi Terme a San Gimignano

Da Gambassi Terme a San Gimignano: un percorso breve ma affascinante.

francigena da Gambassi a San Gimignano
francigena da Gambassi a San Gimignano


Solo percorrendo la tappa appenninica, quella che partendo dal passo della Cisa si conclude a Pontremoli, avevamo trovato un contesto paesaggistico altrettanto affascinante.

Passo della Cisa Pontremoli e Gambassi Terme- San Gimignano sono due percorsi dotati di caratteristiche diverse ma entrambi intrisi di bellezza: là, crinali panoramici, salite impegnative ed altrettanto impegnative discese in un contesto in continuo mutamento. Una tappa che potrebbe essere definita “selvaggia”.

Qui, invece, una tappa “dolce”. Le strade bianche affiancate da filari di cipressi, casali toscani restituiti a nuova vita: ieri ospitavano i contadini ed i loro animali mentre oggi, non di rado, sono dimore appartenenti ad un ceto benestante che, proveniente da altri Paesi è rimasto affascinato da questo territorio.

La tappa è breve, poco più di 13 Km ed inizia subito dandoci l’immagine di quanto la bellezza e l’ordine siano attributi di una secolare cultura contadina.

Vigneti perfettamente allineati si alternano infatti a campi coltivati. Il tutto disegnato con un rispetto delle proporzioni e delle simmetrie ancor più apprezzabile perché opera di chi quasi certamente non aveva conoscenza delle teorizzazioni formulate dal pisano Fibonacci in merito alla sezione aurea ed alla bellezza.

In breve ci troviamo di fronte al ponte della Madonna, quello che consente l’attraversamento del torrente dei Casciani, oltrepassato il quale posiamo il piede in territorio senese, nel comune di san Gimignano.

Raggiunto Pancole dedichiamo una breve visita al santuario, facciamo scorta d’acqua e, seduti accanto a loro al tavolo di un bar, scambiamo alcune considerazioni con una cortese coppia il cui componente maschile ci tiene una interessante simil lezione in merito alle bellezze di questo territorio.

Nel corso della stessa l’uomo che scoprirò poi, è stato insegnante di storia dell’arte ed oggi è in pensione, mi invita caldamente a visitare il vicino santuario.

A Pancole un bell'affresco

Infatti all’interno del Santuario- così mi dice- si può ammirare anche un bell’affresco realizzato da Pier Francesco Fiorentino, raffigurante la Vergine nell’amorevole atto di allattare il bambino.

Infine, aggiunge, :- a questo dipinto è attribuito anche un’evento miracoloso- ma, su questo aspetto l’espressione assunta dal suo viso sembra affermare…così dicono poi… io non lo so se è vero!

Al termine di questa stimolante conversazione ci scambiamo i numeri di telefono ripromettendoci di reincontrarci.

Entrambi sappiamo che questo incontro non avrà mai luogo ma attraverso questo rituale ci siamo reciprocamente confermati la piacevolezza dell’incontro.

Dopo la visita al santuario ci dirigiamo verso la Pieve di Cellole intenzionati a seguire ancora le indicazioni del professore ed a visitare la bella Pieve presente in questo luogo.

Un suggestivo edificio con oltre mille anni di storia.

guida della via francigena

Da qui già è visibile il profilo inconfondibile del borgo turrito di San Gimignano verso il quale ci dirigiamo e che raggiungiamo in poco più di un’ora di cammino.

“Tappa di trasferimento” così la guida che abbiamo in mano definisce la tappa da Gambassi Terme a San Gimignano.

Noi, affascinati da questo bel borgo e forse complice la buona vernaccia con cui abbiamo accompagnato le pappardelle al cinghiale assaporate presso la trattoria “Lo Spuntino”, nel dirigerci con passo incerto verso la nostra camera abbiamo convenuto di suggerire una modifica.

“Appagante” ci sembra infatti essere l’aggettivo più appropriato per rappresentarla.