Da Massa a Camaiore: la quarta tappa della Via Francigena Toscana

Chi ha percorso le tappe appenniniche, in particolare quella che dal Passo della Cisa conduce a Pontremoli, una delle più belle dell’intero percorso francigeno, non potrà fare a meno di costatare la minor ricchezza paesaggistica presente invece nel tratto che da Massa conduce a Camaiore.
Un percorso che, in larga parte si sviluppa su strade asfaltate.
Peraltro anche qui la Francigena è in grado di esercitare il suo fascino.
Infatti non mancano alcuni bei panorami.
Quelli, ad esempio, che possono godersi in prossimità del Castello Aghinolfi a Montignoso od in alcuni punti dominanti l’intera Versilia.
Del resto chi l’ha percorsa ne è consapevole: la Via Francigena non si limita al suo aspetto paesaggistico.
E’ molto di più: storie, persone, racconti persino…terapie!
Monica e Pietro condensano tutto ciò: una storia che sembra un racconto e la Via Francigena come terapia.

Ambientalisti in epoca consumistica
Monica e Pietro, nei primi anni ’90, misero a punto un loro progetto di vita in controtendenza rispetto allo spirito del tempo.
Uno spirito a loro completamente estraneo.
In quegli anni infatti, spente le illusioni sessantottesche tese a vagheggiare un mondo nuovo, ci si stava dirigendo verso una stagione caratterizzata da disimpegno e bulimico desiderio di consumo: l’epoca dei così detti “paninari”.
Il loro sodalizio, sentimentale ma anche lavorativo, nasceva da una sensibilità, in anticipo sui tempi, nei confronti della natura.
Una vita a tre: Monica, Pietro e la natura
Quest’ultima, oltre che utile ad appagare il senso estetico, era, da loro, anche ritenuta in grado di fornire quanto necessario a vivere senza usarle violenza per sottometterla ma, semplicemente, assecondandola.
In un trentennio, in cui sono andati sperimentando tecniche diverse: agricoltura naturale, permacoltura, agricoltura sinergica, etc, hanno vissuto, riducendo le esigenze senza peraltro mai farsi mancare il necessario.
Hanno guadagnato di che vivere curando oltre che il loro rigoglioso orto, appezzamenti di terreno e giardini altrui.
Oggi, in zona sono conosciuti ed apprezzati e, se la loro abilità è certamente all’origine della decisione che ha indotto molti ad ingaggiarli, non di meno il piacere di frequentarli è quello che ha reso duraturi ed amichevoli diverse di queste frequentazioni, inizialmente solo lavorative.

Peraltro, in questi 30 anni, la famiglia è andata crescendo. Prima è arrivato Beniamino, poi Geremia e quindi Esther.
Riflessivo e misurato il primo, dolce, intelligente talvolta sarcastica la terza.

Mentre il secondo, Geremia, è dotato di una personalità allegra, creativa, debordante: un vero e proprio concentrato di energia capace di riempire ogni istante di vita familiare tanto…tantissimo…a volte troppo.
N.B. Troppo per chi deve conviverci tutti i giorni mentre i giurati di Italia’s got talent, ne vedono un altro aspetto. Quello del talento: Italia’s Got Talent 2021: Geremia balla con Aldo, Giovanni e Giacomo | Sky (italiasgottalent.it)
La Via Francigena: anche terapia rilassante!
Quando il livello delle performance di Geremia indica il troppo, Monica e Pietro, assumono la loro terapia tranquillante…ovviamente tutta naturale.

Scarponi e zaino e, per uno o anche più giorni, percorrono alcune tappe della Via Francigena.
Al ritorno in famiglia, freschi e rilassati, il tutto viene celebrato con una amorevole cena conviviale che tutti coinvolge ma ha anche il compito di risarcire Geremia martirizzato da una sorta di sottile e cameratesca perfidia che alberga nell’animo di sua sorella Esther.
Infatti, in assenza dei genitori, a quest’ultima, fin dalla più giovane età, è affidato il delicato compito della cucina.
Ogni piatto risultante men che perfetto veniva un tempo sbeffeggiato da Geremia che ad uso esclusivo della giovane cuoca metteva in scena rappresentazioni mimiche tese ad esaltarne quelle che, a suo dire, altro non erano che scellerataggini culinarie.

Stanca di essere ingiustamente presa di mira, Esther ha conseguentemente elaborato una sottile ma efficacissima strategia.
Nei giorni in cui è padrona assoluta della cucina…sperimenta piatti nuovi, creati da lei, talvolta con abbinamenti anche abbastanza improbabili.
In tal modo viene meno qualsiasi possibilità di confronto anche se, così afferma Geremia, più volte è stato tentato di farne analizzare alcuni fra i più “creativi” dai tecnici dell’istituto superiore di criminologia.
Ma, anche qui, quello che c’è di bello è che Geremia accompagna i suoi lamenti con sorrisi carichi di fraterno affetto.
In questo nostro excursus lungo la via francigena toscana ci avarremo spesso di Monica e Pietro, una coppia di testimonial che ci sembrano incarnare bene lo spirito del cammino. Fisico ma anche spirituale: amore, amicizia, rispetto per la natura ed una famiglia che sembra uscita dal libro delle favole!
