Il centro storico di San Quirico d’Orcia è attraversato, per tutta la sua lunghezza, dalla Via francigena.
In fondo al paese, davanti alla chiesa di Santa Maria, potrete vedere la corte del vecchio “ospedale della scala”.
Un luogo che, in epoca medievale, offriva ospitalità ed assistenza ai pellegrini di passaggio.
Proseguendo inizierà la strada bianca che vi porterà fino a Vignoni alta.
Quest’ultimo è un piccolo borgo dove le vecchie case, abitate da cittadini socievoli e cortesi, contribuiscono a produrre una piacevole sensazione. Quella di un viaggio a ritroso quando lo scorrere del tempo era più lento e meno stressante.

Imboccando la via principale e percorrendola fino in fondo raggiungerete la porta del borgo: una suggestiva cornice al cui interno vi apparirà uno scorcio della Val d’Orcia.

Scenderete fino a Bagno Vignoni, paese rinomato per le sue acque termali che, site in fondo al paese, sono liberamente accessibili e fruibili a chiunque voglia goderne.
Abbandonato Bagno Vignoni, risalirete verso Castiglione d’Orcia.
Prima di raggiungerlo, seguendo le indicazioni, imboccherete il percorso sulla sinistra e in pochi passi vi troverete nel cuore della Val d’Orcia.
Un territorio godibile in ogni stagione: quelle colline tondeggianti che, durante le stagioni invernali, si vestono di mille toni di giallo e marrone in primavera esplodono di mille colori fino ad assumere le caratteristiche tonalità dorate nel periodo estivo.
Qui, Jessica Mantengoli, pratica dei luoghi, consiglia di proseguire fino a Gallina dove poi riprederete una strada bianca sulla destra ( il suo consiglio è quello di evitare di proseguire sulla strada asfaltata in quanto, larga e rettilinea, viene percorsa a grande velocità dai mezzi a motore).
Prima di iniziare a salire per Radicofani troverete la deviazione per Bagni San Filippo, un luogo in cui, sempre ad accesso libero, sono presenti delle terme racchiuse in un affascinante scenario naturale.
Quella di una rilassante immersione è una tentazione che, coniugata alla lunghezza della tappa, suggerisce a molti di terminare in questo luogo la giornata di cammino per riprenderlo poi nel giorno successivo.
La salita per Radicofani si snoda per lo più lungo strada asfaltata ma non molto trafficata.
L’unica nota dolente sono i cani da pastore che controllano le greggi.