Servizi ai pellegrini: questo è ciò di cui necessita la Via Francigena. Molto è già stato fatto ma altro ancora si può fare.
Peraltro, lungo questa prima tappa di Via Francigena, qualora venga seguito il percorso ufficiale, i servizi non scarseggiano.
A quelli storicamente presenti sul cammino, il bar, le fontane ed i ristoranti, negli ultimi anni, sono andate ad aggiungersi alcune strutture ricettive che riservano condizioni di favore ai pellegrini anche se non muniti di credenziali.
Lasciato l’ostello del Passo della Cisa e, percorsi i 2,5 chilometri che lo separano dal Passo, merita una piccola sosta il Bar, ivi presente.
Un locale frequentato da ciclisti, motociclisti e, appunto, da chi si muove sulla via Francigena.
In un ambiente quasi familiare si possono ottenere panini farciti con formaggi e salumi locali, consumare frugali colazioni o anche pasti veloci.
Da non perdere assolutamente è, però, il tortello artigianale, realizzato con sapienza antica da Silvia Anelli.

Il tortello artigianale di Silvia Anelli: una delicata pasta sfoglia che racchiude una generosa quantità di marmellata di susine, anch’essa prodotta artigianalmente. Una carica di gustose energie!
A Previdè, inoltre, ci sono due strutture ricettive:
Presso quest’ultima, previa anticipata comunicazione, può trovare soluzione anche il problema della cena.
In ogni caso il pasto non è assolutamente un problema.
Infatti, in località Molinello, a ca. 500 metri di distanza da Previdè, sono attive due tradizionali trattorie di campagna che meriterebbero entrambe una visita.
1) Un locale esistente da oltre cento anni, Antica trattoria Maffei, nel quale si cucinano piatti tipici: testaroli, tagliatelle, funghi in autunno, etc.
In oltre un secolo di attività si sono succedute le generazioni ma le ricette e la qualità dei prodotti impiegati sono invariati: ottimi ora come allora.

2) La Trattoria di Luciano & Dina, poco dissimile dalla precedente per quanto riguarda il menù che, anche qui, è a base di prodotti tipici.
Qui, la qualità si coniuga anche con porzioni pantagrueliche e, come peraltro avviene anche da Maffei, al momento del conto è facile rimanere stupiti: è inconsueto infatti poter mangiare così bene con una spesa tanto contenuta!

Peraltro, sempre in Previdè, i servizi ai pellegrini si sono ultimamente arricchiti in virtù di una nuova ed apprezzata iniziativa: l’OASI del PELLEGRINO.
Uno spazio destinato ad una sosta ritemprante, all’interno di un giardino dotato di tavoli, panche, acqua e tende ombreggiantidi, fruibile in maniera libera e gratuita da coloro che percorrono la Via Francigena.
Questi ultimi, infatti, potranno utilizzarlo per consumare eventuali vivande in loro possesso oppure, se necessitanti ma sprovvisti di beni di ristoro, potranno chiedere quanto desiderato (panini, bibite, gelati, te, caffè, etc.) al contiguo B&B ERemo Gioioso.
Lasciato il borgo di Previdè e percorso circa un chilometro, si giunge a Groppodalosio, dove Greta e Marco, del B&B Temperance, sono sensibili alle diverse esigenze dei pellegrini.
Un panino, una birra e/o un caffè è possibile ottenerlo anche a Toplecca dove vivono Cristina ed Alessandro, che, in prossimità della loro abitazione hanno anche installato una yurta, per fornire servizi ai viandanti che percorrono la Via Francigena.
N.B. A donativo ( vedi lo scroccone, in questa pagina: https://francigenatoscana.it/la-via-francigena-oggi/ ) non è sinonimo di gratis. Se bevi un bicchiere d’acqua basta un grazie. Ma se bevi una birra, no. E’ interesse di tutti che ci siano punti in grado di fornire servizi “a offerta” ma, questi, per sopravvivere, necessitano di fruitori intelligenti.
Il borgo successivo, Arzengio, è l’ultimo prima della meta, Pontremoli.
Ormai…siete quasi arrivati, ma, comunque, la fontana c’è anche qui!
A Pontremoli non mancano strutture ricettive e ristoranti, ma per questi non servono indicazioni: lì trovate elencati in ogni guida.
Quello che invece, non è indicato nelle varie guide a proposito dei servizi presenti sulla Via Francigena, mentre in certe circostanze può essere prezioso è la presenza, a Pontremoli, di un giovane ciabattino, Cristian Paita, che presta grande attenzione alle calzature dei pellegrini.

Nel lavoro garantisce loro una corsia preferenziale tesa a far sì che un paio di scarponi da risuolare non costringano a soste non programmate lungo il cammino. Risuolature celeri e perfette in poche ore!
La Silvia del bar del Passo della Cisa
Marzia & Marco del B&B Eremo Gioioso, a Previdè
La Elena della trattoria Maffei
Marco della Trattoria Luciano & Dina
Greta & Marco del B&B Temperance, a Groppodalosio
Cristina ed Alessandro a Toplecca
Cristian Paita di Pontremoli
e molti altri, presenti in Pontremoli ed il cui elenco sarebbe troppo lungo da esporre formano una squadra in grado di dare garanzie in merito al fatto che questa non è solo una delle più belle tappe ma anche una delle più ricche di servizi dell’intera Via Francigena.
